Soggetti Fallibili ed Esdebitazione
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La legge fallimentare italiana stabilisce in modo chiaro i criteri e le caratteristiche dei soggetti che possono essere dichiarati falliti. Attraverso requisiti specifici, soglie di debito e altre condizioni, la normativa disciplina il processo di fallimento, introducendo anche strumenti come l’esdebitazione, che consente ai soggetti falliti di liberarsi dei debiti non saldati.
Chi Sono i Soggetti Fallibili?
La legge fallimentare, aggiornata con la Legge 159 del 27 novembre 2020, identifica come fallibili i soggetti che esercitano un’attività commerciale e soddisfano determinati requisiti. Tra questi vi sono:
- Superamento delle soglie di fallibilità, tra cui:
- Un patrimonio annuo superiore a 300.000 euro;
- Ricavi lordi annui superiori a 200.000 euro.
Tali valori vengono calcolati considerando i tre esercizi precedenti alla richiesta di fallimento.
- Debiti scaduti superiori a 500.000 euro al momento della presentazione dell’istanza.
La procedura di fallimento può essere avviata tramite ricorso del debitore, di uno o più creditori, o su iniziativa del pubblico ministero. Tuttavia, enti pubblici e alcune categorie specifiche sono esclusi dalla possibilità di fallire.
L’Esdebitazione del Fallito
L’esdebitazione, introdotta dall’articolo 142 della legge fallimentare e rafforzata con la riforma del 2006, è un meccanismo che permette al fallito di cancellare i debiti non onorati. Questa misura si rivolge principalmente agli imprenditori individuali e ai soci di società personali che rispondono illimitatamente con il loro patrimonio.
Requisiti per Accedere all’Esdebitazione
Per poter accedere a questa procedura, è necessario rispettare alcune condizioni:
- Fornire una documentazione completa e dettagliata che agevoli il lavoro delle autorità;
- Non avere beneficiato dell’esdebitazione nei 10 anni precedenti;
- Non essere stati condannati per bancarotta fraudolenta o altri reati economici legati all’attività d’impresa.
Tuttavia, alcuni debiti restano esclusi dall’esdebitazione, come:
- Gli obblighi di mantenimento verso i figli;
- Determinate sanzioni amministrative.
Come Richiedere l’Esdebitazione
La richiesta di esdebitazione può essere presentata durante la procedura fallimentare o entro un anno dalla dichiarazione di fallimento. Secondo l’articolo 143 della legge fallimentare, il Tribunale, una volta verificati i requisiti e ottenuto il parere del curatore e del comitato dei creditori, può procedere alla cancellazione dei debiti residui.
Questa misura libera il fallito dall’obbligo di saldare i crediti rimanenti, inclusi interessi e garanzie accessorie, offrendo un nuovo inizio finanziario.
Esdebitazione e Successione
L’esdebitazione può essere richiesta anche dagli eredi di un soggetto fallito, a condizione che abbiano accettato l’eredità con beneficio d’inventario. In tal caso, l’istanza permette di cancellare i debiti anche se il fallito è deceduto.
Affidarsi a un Esperto
Affrontare una procedura fallimentare o richiedere l’esdebitazione può essere complesso. È fondamentale affidarsi a professionisti esperti in materia di debiti, capaci di individuare la soluzione più adatta alla situazione specifica.
Se ti trovi in difficoltà finanziarie, non esitare: contatta uno specialista del debito per ricevere supporto e iniziare il percorso verso la cancellazione delle obbligazioni.